Volontariato: per una cultura della cittadinanza

A 15 anni dall’approvazione della legge quadro sul volontariato c’è bisogno di una revisione e di un aggiornamento legislativo rispetto ad una realtà che si è notevolmente evoluta, per via del grande sviluppo e delle mutate esigenze. In Italia le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri sono infatti oltre 21 mila. Il popolo dei volontari, stimato in 826 mila unità, costituisce di fatto un’ossatura fondamentale della società e delle nostre comunità. Una proposta di legge dell’Ulivo presentata al Senato intende valorizzare l’azione volontaria come pienamente gratuita e come fattore di integrazione sociale: l’essere volontario porta con sé un bagaglio di valori che solo la cultura della solidarietà e della coesione sa esprimere in modo caratterizzante. Giusto allora distinguere tra i diversi tipi di organizzazioni del terzo settore e definire i soggetti che non possono essere considerati a tutti gli effetti organizzazioni di volontariato, come ad esempio i partiti politici, i sindacati, le associazioni di promozione sociale. Ma occorre anche rivedere il ruolo dei centri di servizio per il volontariato, per accrescere le attività di formazione, consulenza e sostegno alla progettazione.

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