a Chiara Lubich
E’ mancata una delle protagoniste della vita sociale e spirituale del secolo che si è chiuso.
Chiara Lubich ha concluso la sua parabola terrena dopo 88 anni di vita intensa nella quale ha lasciato con le sue parole e con l’opera sua e di quanti l’hanno accompagnata e hanno creduto con lei ad una unità possibile e da costruire, dando voce e spazio alla parte migliore del cuore delle persone.
Tanti di noi, cresciuti con i GEN Rosso e Verde, hanno cantato con i loro canti un inno alla vita, alla gioia ed alla speranza.
Non sempre, almeno personalmente, ho trovato di facile sintonia il suo richiamo all’unità, soprattutto in momenti nei quali era evidente la frattura, la distanza, la diversità lacerante. Ma sempre il suo richiamo, il richiamo di tanti, che con lei hanno dato voce ad un sogno, ha mosso i nostri cuori e li ha resi più aperti ad una accoglienza.
Grazie, dal cuore grazie, per tutto il bene seminato.
Il suo volto sorridente continuerà ad essere vicino e mai estraneo alla speranza che, grazie a Dio, continua ad abitare i nostri cuori e ad animare la nostra azione.