ACCATASTAMENTO FABBRICATI RURALI. INCONTRO AGENZIA ENTRATE CON UNCEM E L’ANCI

L’incontro è una buona notizia per una questione delicata, che riguarda soprattutto, anche nella nostra realtà territoriale, i territori meno urbanizzati e a maggiore dispersione abitativa. 

Buone notizie in merito alla vicenda dell’accatastamento degli immobili rurali, sulla quale nei mesi scorsi avevo presentato una interrogazione, dalla riunione sarebbe emerso che sarebbero  in arrivo ulteriori precisazioni della direzione centrale catasto per comuni e professionisti. 
Si starebbe inoltre lavorando per una proroga sui tempi delle registrazioni catastali.
L’obiettivo è di agevolare i cittadini nelle registrazioni degli immobili rurali al catasto edilizio urbano, e di rendere meno onerose possibili le pratiche, semplificando le procedure per gli uffici tecnici dei Comuni e tra i professionisti, e di sgravare i proprietari da imposte nei casi previsti dalla norma, precisando meglio le situazioni che non producono reddito, nell'interesse di riorganizzare le banche dati catastali.
Appunto di questi temi si è discusso nella riunione a Roma di martedì 19 settembre, dall'Agenzia delle Entrate, con i rappresentanti di ANCI e UNCEM  a seguito delle forti preoccupazioni da tante parti espresse, di cui anche la mia interrogazione sottoscritta anche dai colleghi Giuseppe Romanini, Salvatore Piccolo, Raffaella Mariani, Maria Amato, Gian Mario Fragomeli, Francesco Prina, Simone Valiante, Roger De Menech, Salvatore Capone, Chiara Gribaudo, Paola Bragantini, su cuipotrete leggere sul mio SITO e su un articolo su La Stampa.
Sul tema erano intervenuti anche  numerosi Sindaci e  moltissimi cittadini che hanno ricevuto dall'Agenzia oltre 800mila lettere di avviso bonario per il necessario accatastamento degli immobili, delle quali 200mila in Piemonte. 
Le Province di Cuneo, Torino e del Verbano Cusio Ossola sono tra quelle in Itaia con maggiori situazioni ancora da aggiornare: immobili registrati al catasto agricolo, da dichiarare e inserire sul catasto edilizio urbano. 
Secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate gli accatastamenti stanno procedendo (30mila le autocertificazioni già ricevute e immesse nella banca dati) anche grazie all'impegno di molti Comuni con i loro uffici tecnici. 
Come ho avuto modo di evidenziare direttamente al direttore generale dell’Agenzia delle Entrate dott. Ernesto Maria RUFFINI nel corso della audizione dell’Indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel settore fiscale di martedì 12 settembre 2017, è necessario tenere conto dell'esistenza di alcune situazioni particolari nelle aree montane soprattutto del Piemonte. 
L'abbandono della montagna ha portato a situazioni in cui sono presenti migliaia di beni immobili inutilizzati, in molti casi ruderi, oggi in parte distrutti. 
Per queste situazioni,  per le quali è stata ribadita la necessità di una sola autocertificazione del proprietario, senza costi e senza successive imposte, e per le situazioni di parcellizzazione della proprietà e della titolarità degli immobili,  l'Agenzia delle Entrate dovrebbe inviare una nota ai Comuni e ai professionisti con maggiori dettagli, nel precisare le fattispecie per le quali non sono necessarie registrazioni. 
Una decisione necessaria per fare chiarezza e aiutare i cittadini nelle procedure. 
Nelle prossime settimane UNCEM ed ANCI chiederanno  una proroga ai tempi previsti per le procedure di registrazione, finora fissati al 31 dicembre 2017. 

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