L'altra notte abbiamo approvato in Commissione la legge di Bilancio dello Stato per il 2022 con il voto di emendamenti ed ordini del giorno di indirizzo al Governo. 

Un lavoro imponente sia per il percorso che a partire dal Disegno di Legge approvato dal Governo, di cui avevo già accennato a seguito della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale,  che ha visto la presentazione da parte dei Senatori di oltre 6000 emendamenti, poi ridotti a 600 segnalati dai Gruppi Parlamentari, per arrivare alla approvazione di molti emendamenti su temi caldi e di fortissima attualità e centralità politica e sociale.

Sono stati introdotti contenuti importantissimi, dai criteri di riparto degli 8 miliardi di alleggerimento fiscale alle detrazioni, dal sostegno alle scuole paritarie, al turismo e all’automotive alle norme di regolamentazione di contrasto alle delocalizzazioni selvagge, dal sostegno, qualificazione e stabilizzazione della magistratura onoraria alla definizione del “superbonus” per il 2022 oltre a moltissimi interventi destinati alla scuola, alla cultura, all'ambiente, allo sport, alla ricerca, alle infrastrutture, al settore marittimo. E poi norme relative all'IVA per il terzo settore, che nasceva da un rischio di infrazione comunitaria, e poi norme relative alla libera professione e misure di natura previdenziale.

Anche in campo agricolo la già ricca dotazione del disegno di legge  si è arricchita di interventi importanti che, insieme al PNRR e alla nuova PAC, arricchiscono la cassetta degli attrezzi per affrontare le sfide che gli strascichi della crisi che abbiamo attraversato da una parte, e le sfide competitive che l’innovazione e la transizione digitale, ambientale e sociale dall’altra ci porranno.

Ieri sera abbiamo approvato  il “maxiemendamento” che ha integrato il Disegno di Legge con le misure inserite o corrette con l’approvazione di emendamenti in Commissione Bilancio.