CUN: RISCONTRO POSITIVO DEL MIPAAF SU RUOLO E RAPPRESENTANZA DEI TERRITORI

Riscontro positivo da parte del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali all’interrogazione a risposta immediata da me presentata la scorsa settimana in Commissione sul tema del ruolo e della rappresentanza dei territori nelle CUN nazionali. 

Quest'ultima interrogazione ne segue una analoga da me presentata  nell’ottobre del 2015, tesa a chiarire alcune disfunzioni e aspetti irrisolti su ruolo e funzioni delle CUN. Nella giornata di mercoledì 20 aprile, la nuova interrogazione ha avuto riscontro positivo, confermando che su alcune tematiche richiamate dalle interrogazioni la situazione parrebbe incamminarsi verso un’evoluzione positiva.

Nei documenti si sottolineava la necessità di procedere all’emanazione del Decreto interministeriale previsto dall’articolo 6b del DL 51/2015, convertito con la Legge 91/2015, prevedendo una grande attenzione ai territori e una valorizzazione dell’esperienza delle  Commissioni presso le Camere di Commercio, per non disperderne le esperienze virtuose e salvaguardandone le funzioni, e definendo criteri per cui, nella composizione delle Commissioni nazionali, fosse assicurata adeguata rappresentanza e partecipazione agli imprenditori provenienti dai territori nei quali i settori di riferimento siano più significativi, anche per consentire una più corretta rilevazione dei prezzi per le specifiche categorie.

Il settore suinicolo infatti, nonostante il Governo ed il Parlamento siano già intervenuti con provvedimenti, vive da anni una crisi a causa della quale rischia di veder pregiudicate le prospettive di sviluppo. In questo contesto, anche il funzionamento delle CUN può essere un’opportunità per dare fiducia o un rischio di ulteriore problematicità.

L’interrogazione chiedeva che il Ministero emanasse la norma ministeriale, prevista dal comma 1 dell’articolo 6-bis, che deve definire le modalità di funzionamento delle CUN e che si trovassero le modalità per non disperdere le esperienze virtuose delle Commissioni presso le Camere di Commercio, salvaguardandone la funzione, soprattutto quando si riferiscono a produzioni locali che rappresentano quote significative di produzione nazionale. Chiedeva inoltre di definire criteri in base ai quali, nella composizione delle Commissioni nazionali, venisse assicurata rappresentanza e partecipazione adeguata agli imprenditori provenienti dai territori nei quali i settori di riferimento siano più significativi, così che si realizzi una più corretta rilevazione dei prezzi per le specifiche categorie. Il ruolo di rilevamento svolto dalle Camere di Commercio attraverso le commissioni locali non solo non è stato lesivo della concorrenza, ma ha rivestito in questi anni una funzione che, oltre ad adempiere in molti casi a finalità statistiche, è stata di aiuto alla trasparenza del settore.

La risposta del Ministero è stata positiva ed ha confermato che il decreto è all’esame degli uffici dei Ministeri coinvolti, vale a dire Politiche agricoli alimentari e forestali e Sviluppo economico, ha già ottenuto il parere dell’ANAC ed è in procinto di essere inviato alla Conferenza stato-Regioni. Inoltre, conferma che il provvedimento prevede, nell’ambito della forte innovazione procedurale impostata, un deciso coinvolgimento delle strutture operative delle Camere di Commercio, così da valorizzare la pluriennale esperienza in materia di rappresentanza del tessuto sociale ed economico. 

Qui il link alla notizia della precedente interrogazione.


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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