Dopo la emanazione dei DPCM del 13 ottobre, del 25 ottobre e del 3 novembre c.a. - che sono consultabili in allegato - e la creazione delle zone rossa, arancio e gialla, ognuna con le proprie misure di prevenzione e restrizioni,  sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri si trovano  le misure e le restrizioni suddivise per zone ed aree di criticità. 

L'assegnazione di ogni territorio ad una di queste categorie di rischio, come ho già cercato di chiarire, è stata il risultato di una valutazione alla luce di 21 parametri, e potrà essere suscettibile a cambiamenti nel corso dell'evoluzione della curva epidemica, al fine di essere sempre adeguata e proporzionata. L'inserimento delle Regioni nelle diverse aree, con la conseguente, automatica applicazione delle misure previste per quella fascia, è avvenuta ed avverrà con ordinanza del Ministro della Salute e dipenderà esclusivamente dal coefficiente di rischio raggiunto dalla Regione. I coefficienti come spiegato vengono determinati secondo criteri di oggettività attraverso la combinazione dei diversi parametri all'esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente dall'Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute e dai rappresentanti delle Regioni e condiviso con il Comitato tecnico scientifico.

Sullo stesso sito si trovano anche le nuove FAQ (domande e risposte che mirano a chiarire gli ultimi dubbi attorno alle zone grigie (il quarto 'colore' del provvedimento) che ora trovano un'interpretazione dalla fonte più autorevole ) alla luce dell’ultimo DPCM del 3 novembre 2020