GRAZIE
Innanzi tutto Grazie ! di cuore, a tutti coloro che hanno creduto in me e in noi.
Grazie di cuore per il calore umano, per il sostegno e per i tanti attestati di stima di questi ultimi mesi.
Non riuscirò probabilmente ad esprimere la mia gratitudine singolarmente a ciascuno, ma non di meno il mio sentimento è sincero e convinto.
In molti in questi giorni mi hanno raccomandato di non lasciarmi “cambiare da Roma”, di non disperdere le buone abitudini; posso garantire la ferma volontà di rimanere , come lo sono stato in questi anni , presente e contattabile e di continuare a garantire il mio impegno e al mia disponibilità.
La situazione che ci aspetta in Parlamento purtroppo non è quella che ci saremmo aspettati.
I rivolgimenti accaduti in queste elezioni sono sicuramente da ascriversi al merito di Grillo e di Berlusconi che hanno saputo con abilità gestire al meglio le opportunità della comunicazione, ma sono stati anche il frutto dell’inadeguatezza del PD che non ha saputo cogliere adeguatamente i sentimenti più profondi di larghi strati di elettorato, ne esprimere e comunicare con la necessaria chiarezza la propria idea di paese .
La situazione istituzionale, con un Senato a rischio di ingovernabilità alla luce del risultato elettorale, non è purtroppo quella che sarebbe servita per poter affrontare i problemi che questo Paese ha davanti a se in questo momento.
Abbiamo il dovere di portare in Parlamento quelle riforme che i cittadini chiedono con forza.
E’ in gioco la credibilità delle Istituzioni.
La nuova legge elettorale, la riduzione dei Parlamentari, la riduzione dei compensi, l’abolizione del a finanziamento pubblico dei partiti, il superamento del conflitto di interessi e le norme anticorruzione, la riduzione dei vincoli del Patto di stabilità ai comuni, le norme sulla trasparenza e sull’accessibilità per i cittadini all’operato della pubblica amministrazione, le risorse per gli esodati, la revisione IMU e le norme a sostegno piccole imprese, queste ed alcune altre le cose da mettere in cantiere subito.
Ne abbiamo la responsabilità davanti al Paese .
Le battute e le semplificazioni superficiali della campagna elettorale , per il bene dell’Italia devono adesso essere lasciate fuori.
Il Presidente della Repubblica nei prossimi giorni, sentite le coalizioni, ci indicherà la strada e le modalità.
Non sarà una passeggiata, ma la qualità e la quantità dei problemi chiede il massimo impegno e la massima responsabilità.
In queste elezioni abbiamo avvertito la necessità di un profondo rinnovamento culturale che ci aiuti a superare i retaggi di questi ultimi venti anni, nei quali al merito e all’impegno si sono sostituiti la fortuna e la sfrontatezza , alla qualità e all’innovazione si sono preferite l’astuzia e la capacità comunicativa o promozionale.
In questo senso anche queste elezioni sono state una occasione mancata, perché ancora una volta, parole come merito, impegno, dovere e responsabilità, anche per nostra incapacità, non hanno avuto la necessaria centralità.
Nelle prossime settimane in Parlamento dovremo affrontare uno scenario nuovo, in qualche misura inedito, lo faremo cercando di interpretare le ansie, la rabbia e le speranze di tanti cittadini e cercheremo di farlo con uno stile che riduca le distanze e ricostruisca la credibilità perduta .
A presto e grazie ancora della vicinanza e del sostegno.
Mino Taricco
Si allegano alcune interessanti analisi sulle elezioni