LA GIUNTA REGIONALE VUOLE SMONTARE LA LEGGE PER CONTRASTARE LA LUDOPATIA
Una cosa vergognosa ciò che sta accadendo in Consiglio regionale negli ultimi giorni.
Avevo già parlato della volontà che serpeggiava appunto in Giunta e maggioranza regionale di smontare la Legge del 2016 che aveva dimostrato di funzionare nel ridurre la ludopatia.
La maggioranza in Consiglio regionale adesso ha richiamato in aula mercoledì 14 aprile la proposta di legge del consigliere Claudio Leone (Lega). Un blitz che di fatto ha bloccato le audizioni delle associazioni che dovevano ancora intervenire nelle Commissioni, che erano previste nei prossimi giorni.
Un’accelerazione dovuta dicono alla scadenza, il prossimo 2 maggio, del periodo di transizione che la legge stessa, all’articolo 13, indicava agli esercenti delle slot machine per adeguarsi alle normative.
Per non confrontarsi con chi sta lavorando per il contrasto alla ludopatia, con un blitz, non continuano il lavoro in Commissione e vanno direttamente in Aula, per smontare una Legge regionale che gli stessi dati della Regione Piemonte dimostrano aver funzionato e ridotto la dipendenza dal gioco d'azzardo.
Nel merito la riforma chiede di eliminare la valenza retroattiva delle norme sul distanziamento delle sale slot dai luoghi «sensibili» (scuole, banche, ospedali, parrocchie), anche agli esercenti con licenze antecedenti all’approvazione del provvedimento. Inoltre il disegno prevede il dimezzamento delle distanze fra i luoghi «sensibili» e le sale slot, portandole da 500 a 250 metri. La nuova proposta, infine, elimina le limitazioni di orario alle macchinette disposte dai Comuni. In sostanza con l’approvazione della modifica potrebbero tornare in funzione centinaia di slot spente o rimosse in diverse attività negli ultimi 5 anni.
Contro questa modifica si sono espressi gli psicologi che ne hanno evidenziato i rischi, ed hanno espresso preoccupazione anche i Vescovi piemontesi il cui documento è in allegato.
L’ultima conseguenza di questa vergognosa situazione sono le minacce al Consigliere Diego Sarno.
Spero veramente la Giunta possa ancora ripensarci
In allegato il comunicato dei Vescovi del Piemonte sulla situazione creatasi.