LETTERA DI COMMIATO DELL'A.D. FSI MAZZONCINI
Le Ferrovie italiane hanno vissuto sino al 2013 anni bui, con investimenti e manutenzione praticamente azzerati, e senza una idea di futuro che ne orientasse le scelte.
Con l'arrivo del ministro Del Rio e dell'Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini la storia ha preso una curva, diversa, come avevo già documentato nei primi mesi di quest'anno, e come avevano riconosciuto anche giornali e lo stesso ultimo Rapporto Pendolaria
2017, che pur evidenziando ancora molte criticità, riconosceva ai precedenti governi dell’ultima legislatura una inversione di tendenza.
2017, che pur evidenziando ancora molte criticità, riconosceva ai precedenti governi dell’ultima legislatura una inversione di tendenza.
Nei giorni scorsi la nuova maggioranza, fedele all'assunto che ciò che ha fatto la precedente maggioranza va cancellato, ha dimissionato l'AD Mazzoncini.
La sua lettera di commiato ai dipendenti :
“Cari amici, dopo poco meno di tre anni, a seguito della decisione del nuovo Governo di applicare lo spoil system, lascio l’incarico di AD di Ferrovie dello Stato Italiane.
Per chi come me ha il trasporto pubblico nel sangue non è difficile raccontare il privilegio e l’esperienza di arrivare a 47 anni alla guida di questa straordinaria azienda del Paese e di farla crescere come mai prima d’ora.
In questo triennio FS crescendo al ritmo del 18% annuo ha chiuso i migliori bilanci di sempre con un utile medio di 645 Ml€, cresciuto del 60% rispetto al triennio precedente. Contemporaneamente ha portato gli investimenti dai 4 Mld€ medi del triennio precedete a 6 nel 2017 e a 8 nel 2018 con l’arrivo di Anas. Vale oggi il 2% del PIL del Paese e occupa 81.000 persone dirette e 240.000 con l’indotto. E soprattutto tra il 2014 e il 2018 il numero di passeggeri sui treni è cresciuto del 25%, vero obiettivo del nostro lavoro. Finalmente in accordo con le Regioni si rilancia il trasporto ferroviario regionale con il mega investimento di 5 Mld€ di nuovi treni che sono in costruzione nelle fabbriche italiane di Hitachi e Alstom e arriveranno sui binari dalla prossima primavera portando la loro anzianità media da 24 a 9 anni in linea con i migliori benchmark. Anche in attesa di questi nuovi investimenti è cresciuta la customer satisfaction dei treni regionali di 5 punti percentuali. Busitalia è passata dal 2012 a oggi da 100 a 600 Ml€ di ricavi diventando il benchmark del mercato. Con la nascita di Mercitalia, 1,5 Mld€ di investimenti, abbiamo posto le basi per il rilancio del trasporto merci su ferro secondo gli obiettivi di COP 21. FS è anche finalmente diventato un grande player europeo capace di crescere in Europa in questi tre anni ben più dei tedeschi, dei francesi e degli inglesi che da anni si dividevano il palcoscenico. FS è oggi il primo operatore in Italia e in Grecia, il secondo in Germania, il terzo in Olanda ed è già attivo in UK, Francia e Svizzera e ha guidato - con il mio personale impegno - l’UIC, l’associazione mondiale delle ferrovie. È cresciuta l’ingegneria in Italferr e il mondo digitale con il lancio della piattaforma NUGO.
Tutto ciò è stato possibile grazie ad un grande board, che ha tra l’altro rafforzato tutti i presidi di governance per assicurare trasparenza e integrità alla gestione aziendale, un grande team di manager impegnati e preparati e alla grandissima famiglia dei ferrovieri, autentico patrimonio del Paese che ringrazio di cuore per il quotidiano impegno e per la straordinaria accoglienza che mi hanno riservato.
Ora mi riposo un po’, buona estate e in bocca al lupo a tutti.
Renato”.