MACROREGIONE ALPINA

Alla fine, dopo anni di lavoro, è arrivata ieri l’approvazione della strategia per la Macroregione alpina da parte della Commissione Europea.
E’ stato annunciato ieri a Bruxelles e interessa, oltre all’Italia, anche Austria, Francia, Germania e
Slovenia, insieme a Liechtenstein e Svizzera che, pur non essendo nella UE, sono comunque parte
dell’arco alpino.
Si tratta della quarta strategia macro-regionale approvata
Ho sempre caldeggiato questa strada per i percorsi che potrà aprire, ma anche per le peculiarità, i bisogni e le opportunità che rappresenta.
Vi avevo lavorato già nel 2012, in una commissione, che i gruppi consiliari del Partito Democratico delle Regioni dell’arco alpino avevano costituito per dare un contributo a questo percorso,  http://www.minotariccoinforma.it/cgi-bin/archivio/Macroregione_alpina2087.asp   e con  il lavoro di indirizzo, con una mozione a mia prima firma, alla Regione Piemonte, in una stagione nella quale questa potenzialità era sottovalutata da tanti, e la lettura di questa opportunità era di tipo solo comunicativo ed ideologico  http://www.minotariccoinforma.it/cgi-bin/archivio/MACROREGIONE_ALPINA_E_NUOVI_ORGANI_DI_GOVERNO_PER_RILANCIO_TERRITORI_MONTANI_PIEMONTESI2030.asp    Nel 2013 poi, il Consiglio europeo, in accordo con i paesi membri, aveva invitato la Commissione a elaborare la strategia per la metà del 2015, quel Piano d’azione che è stato approvato e che adesso, entro l’anno, dovrà ottenere l’approvazione del Consiglio
Non saranno per ora finanziamenti supplementari ed è chiaro che questo rafforza la possibilità di
coordinamento progettuale e quindi la forza nei confronti dell’utilizzo dei fondi Ue e nazionali
esistenti previsti per il 2014-2020.
Questo sforzo cooperativo tra regioni e paesi interesserà oltre 70 milioni di persone, distribuite su
7 paesi e 48 regioni, in settori strategici come la mobilità, la gestione delle risorse energetiche, il
sostegno alle piccole e medie imprese, la tutela ambientale, in un contesto tra i più innovativi e
competitivi dell’area continentale. Uno strumento davvero importante e concreto, in un’ottica di
crescita e di sviluppo, per portare a una ricerca di prodotti e servizi peculiari e specifici per la
regione alpina; per un miglioramento della rete stradale e ferroviaria nel contesto della mobilità e
per l’espansione dell’accesso a Internet via satellite nei territori più difficili e a maggiore
dispersione abitativa. 
Il territorio alpino ha grandi potenzialità sui temi dell’ambiente e dell’energia, con la sua straordinaria potenzialità di risorse anche in un’ottica di prevenzione e di investimento in termini di impatto sul cambiamento climatico e sulla biodiversità, oltre che portatore in modo più accentuato di una tendenza demografica che vede un significativo invecchiamento delle popolazioni e una opportunità di risposte innovative capaci di effetti importanti sulle condizioni di vita delle persone e dei destini dei territori.
Voglio quindi esprimere la mia convinta soddisfazione per questo primo passo. Ora, dopo l’approvazione del Consiglio, sarà necessario dare concretezza a questo grande ed ambizioso
progetto con forza e, in questi nuovi passaggi, sperare che la Regione Piemonte, sapendo coinvolgere e valorizzare la montagna e le competenze che in montagna vi sono, possa assumere un ruolo di maggior protagonismo: lo chiede la nostra montagna, lo chiedono coloro che vi risiedono e vi operano e lo chiedono le potenzialità di questo territorio che sono tante e meritano di essere valorizzate.

Mino Taricco

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