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NEXT GENERATION EU

Degli interventi della Unione Europea in questa crisi avevo già parlato dopo il Consiglio europeo del 23 aprile, adesso che la Commissione Europea ha presentato al parlamento comunitario il progetto per il “Recovery Fund” con cui sostenere finanziariamente i Paesi membri nella difficile fase della ripresa post emergenza Covid-19 molte di quelle speranze trovano delle importanti conferme.

Il programma si chiama Next Generation EU ed è un intervento straordinario che avrà una dotazione di 750 miliardi di euro, raccolti per la prima volta tramite obbligazioni della Commissione Europea (veri e propri titoli di debito comune che dovranno essere rimborsati, “non prima del 2028 e non oltre il 2058”, con un aumento di risorse dei Paesi membri).

Nella proposta della Commissione, dei 750 miliardi raccolti sul mercato finanziario ben 500 saranno distribuiti a fondo perduto, mentre i restanti 250 andranno in prestito agli Stati
membri.

La Commissione Europea sfrutterà il suo forte rating per emettere le obbligazioni, portando il budget temporaneamente al 2% del Pil europeo.

Secondo l’Ansa, che cita “fonti ben informate”, all’Italia potrebbero arrivare 172,7 miliardi di euro (la quota più alta destinata ad un singolo Paese), di cui circa 81 come sovvenzioni e circa 90 sotto forma di prestiti.

Il “Recovery Fund” Next Generation EU sarà accompagnato da un potenziamento del budget 2021-2027 dell’Unione Europea.
Ma non solo: per rendere disponibili nel più breve tempo possibile i fondi europei e rispondere ai bisogni più impellenti dei Ventisette, la Commissione ha proposto anche di aumentare di 11,5 miliardi il budget 2014-2020, risorse da utilizzare entro la fine dell’anno.

Per uno sguardo sintetico sulla distribuzione e natura dei fondi

e per una informazione più approfondita.

In allegato il comunicato e la comunicazione della Commissione UE

ed una sintesi di strumenti economico-finanziari UE  in questa stagione critica.



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