PRELIEVO CON TRUCCO AI PENSIONATI

Dell’impianto generale del cosiddetto “decretone”, che dà attuazione alla previsione del Reddito di Cittadinanza e agli interventi sui temi Pensionistici, della legge di Bilancio 2019,  avevo già parlato QUI . 

Ciò che però si è cercato di far passare sotto traccia è che  è stato approvato anche un blocco progressivo della rivalutazione delle pensioni a partire da quelle superiori a tre volte il minimo,  che però casualmente sarà recuperato solo dopo le Elezioni europee, recuperando anche quanto non è stato trattenuto nei primi mesi dell’anno.

La legge di Bilancio prevedeva come avevo già segnalato nei mesi scorsi tra i mezzi di finanziamento del Reddito di Cittadinanza anche una serie di prelievo sulle pensioni.
Tra questi l’intervento sulle cosiddette “pensioni d’oro”, una misura nella sostanza analoga l'intervento più sobriamente e modestamente chiamato “Contributo di Solidarietà”,   dai precedenti governi nel 2014 , cui seguirono una lunga serie di cause,  culminate con una Sentenza della Corte Costituzionale che, a determinate condizioni, dichiarò legittimo il prelievo.    
In realtà i nuovi governanti in campagna elettorale avevano parlato di “abolizione delle pensioni d’oro”, salvo poi quando, arrivati al governo, come in molti altri casi, giocare con le parole per fare una cosa, che peraltro io ritengo giusta, ma che non è niente di diverso da quanto già fatto in passato.  
Ciò che però si è cercato di far passare sotto traccia è che insieme a questa misura, che per inciso, dati della stessa Relazione tecnica al provvedimento, comporterà un risparmio di spesa di 138,4 mln di euro nel 2019, di 144,7 nel 2020 e di 151,5 nel 2021, è stato approvato anche un blocco progressivo della rivalutazione delle pensioni a partire da quelle superiori a tre volte il minimo che,  stante la platea molto più ampia, avrà un gettito molto superiore, sempre dati Relazione tecnica ,  di  415 nel 2019, 1222 nel 2020 e ben 2014 nel 2021.

La cosa, a giudizio mio e di tantissimi, gravissima, tanto che sul tema nei giorni scorsi abbiamo presentato una interrogazione parlamentare, è la notizia che l’INPS recupererà solo dopo le Elezioni europee dai pensionati quanto, sulla base di questa legge di Bilancio era previsto dovesse essere e non è stato trattenuto nei primi mesi dell’anno.
Che poi, come dice il Fatto Quotidiano, questo accada per una serie di questioni tecniche e per la limitatezza degli importi, o che sia invece come dice   La Stampa che per le pensioni poco sopra i duemila euro al mese il taglio varrà circa 170 euro l’anno, ciò che è certo è che è una misura sufficientemente fastidiosa da portare il governo a spingere per rinviarla a dopo le elezioni europee. Sarebbero già in arrivo le lettere che annunciano questa operazione.   Recupero, per minori uscite, su questa operazione da destinare alle altre misure previste dal governo: oltre 3,6 miliardi di euro in tre anni,  ed interesserà quasi 6 milioni di pensionati 

In qualche misura si può ben dire che il Reddito di Cittadinanza lo pagheranno, in quota parte molto alta, i pensionati, che ovviamente hanno annunciato manifestazioni di protesta.

Ciò che è più grave, a mio giudizio, è la continua e totale assenza di trasparenza. E, se posso permettermi, è ancora più grave perché a gestire questi percorsi ombrosi e comunicativamente ingannevoli,  sono personaggi che sulla promessa trasparenza (case di vetro da costruire, scatole di sardine da aprire, … ) ci hanno costruito una carriera!

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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