RICORSO PD : RESPINTO MA CON CHIARIMENTI IMPORTANTI PER IL FUTURO

Dopo la vergognosa modalità, forzando tutti i Regolamenti, con cui la maggioranza ed il Governo hanno portato a termine l’approvazione della legge di Bilancio 2019 dello Stato, i Senatori del Gruppo del Partito Democratico hanno presentato  ricorso alla Consulta , per modalità, vizi e tempi con cui è stata presentata ed approvata la manovra stessa. 
In particolare il ricorso asseriva che la grave compressione dei tempi di discussione del disegno di legge, che avrebbe svuotato di significato l’esame della Commissione Bilancio e impedito ai singoli senatori di partecipare consapevolmente alla discussione e alla votazione.

La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso, in quanto, dice la Corte, la vicenda non presenta quegli elementi di gravità tali da dover attuare un intervento, anche perché se è vero che la tempistiche e le modalità con cui è stata approvata la manovra sono irrituali, il tutto si è svolto in un contesto in cui non era possibile fare altro.
La contrazione dei lavori per l’approvazione del bilancio 2019 è stata determinata da un insieme di fattori derivanti sia da specifiche esigenze di contesto cui ha concorso a un’anomala accelerazione dei lavori del Senato, anche per rispettare le scadenze di fine anno ( non andare in esercizio provvisorio) oltre che dai vincoli europei.

La Corte ha però anche chiarito che fosse sollevabile conflitto tra i poteri dello Stato, ammettendo che potevano sollevarlo anche singoli parlamentari: “i singoli parlamentari sono legittimati a sollevare conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale in caso di violazioni gravi e manifeste delle prerogative che la Costituzione attribuisce loro”.
La Consulta ha deciso quindi di respingere il ricorso del PD, ritenendo che data l’eccezionalità del caso tutto fosse riconducibile nella norma, ma ha tuttavia annunciato che non dovranno più ripetersi simili modalità di approvazione per le leggi future, le quali rischierebbero in questo modo di non superare il vaglio di costituzionalità.


  Scarica allegato 1

Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento