RIFORMA SOCIOSANITARIA: UN PRIMO SEGNALE POSITIVO

Finalmente si comincia ragionare nel merito sulla sanità piemontese.
La riforma che da oltre un anno vede la Giunta e la maggioranza regionale
contrapporsi ai partiti di opposizione, ai sindacati, e a buona parte del
territorio, sembra aver imboccato una strada diversa.
Ieri, in quarta commissione, l’assessore Monferino ha illustrato ai
Consiglieri le proposte di modifica al Progetto di riorganizzazione delle
Aziende Sanitarie Regionali e le modifiche al Piano Socio Sanitario
Regionale.
La proposta della Giunta riguarda l’istituzione di sei organismi
temporaneamente chiamati «Federazioni sanitarie», diretti da manager
individuati non necessariamente nel mondo della sanità piemontese: Torino
Sud Est, Torino Nord, Torino Ovest, Piemonte Nord Est, Piemonte Sud Ovest,
Piemonte Sud Est che svolgeranno funzioni di area vasta nei settori non
strettamente operativi quali quello della programmazione della rete
ospedaliera, del personale, degli acquisti, della logistica, della gestione
dei magazzini e delle reti informatiche.
L’Assessore ha parlato di compromesso tra la necessità di messa in rete ed
integrazione degli ospedali, che la Giunta considera fondamentale, e lo stop
alla separazione tra ospedali e territorio e all’accorpamento delle Asl che
l’opposizione, soprattutto il PD, hanno chiesto con forza e su cui hanno
sviluppato in dicembre una durissima battaglia in Commissione.
L’Assessore ha parlato di “Federazioni" che consentiranno la gestione
integrata della rete ospedaliera, evitando duplicazioni di attività e
sovrapposizioni di servizi, razionalizzando e liberando risorse che si
investiranno nei servizi territoriali e nell’area dell’integrazione socio
sanitaria. Vedremo!
E’ sicuramente positivo per intanto l’abbandono da parte della maggioranza
dell’esibizione muscolare dei mesi scorsi.
E’ sicuramente positivo è che sia stata superata da parte della Giunta la
separazione ospedale-territorio, e l’accorpamento delle due Asl, da noi
considerati aspetti pregiudiziali per la prosecuzione del confronto.
E’ ragionevole e utile il posizionamento di alcune funzioni a un livello
superiore a quello delle singole Asl, con accorpamenti su area vasta che
permetteranno maggiore razionalità, trasparenza e risparmio, e questo lo
avevamo sostenuto sin dall’inizio .
Restiamo convinti che, invece di creare un nuovo organismo, sarebbe
sufficiente attribuire quelle funzioni a una Asl che funga da capofila
all’interno dell’area vasta.
Infine, ma non ultimo in ordine di importanza, riteniamo fondamentale
ridefinire il ruolo delle comunità locali nelle decisioni sanitarie.
Con questo ridisegno di funzioni, l’assemblea dei Sindaci, per contare
davvero, non può avere come riferimento solo la singola Asl, ma deve potersi
esprimere anche al livello in cui la programmazione verrà esercitata.
Ovviamente ciò che è accaduto lo riteniamo un importantissimo passo avanti,
che va nella direzione di lavorare per migliorare la nostra sanità, e di
poter meglio operare per tutelare la salute dei piemontesi.
Moltissimo rimane ancora ovviamente da fare, ma forse si stanno creando le
condizioni per poterlo fare insieme.
Quanto agli Assessori e Consiglieri della maggioranza, che in queste ore si
stanno ammantando di meriti, ricordo solo che pochi mesi fa dicevano che la
riforma presentata andava benissimo e che si sarebbe fatta comunque, e il
loro Presidente affermava che se le opposizioni non lo avessero capito e si
fossero messe di traverso, sarebbero state spazzate via.
Credo che la Giunta abbia rivisto le sue posizioni perché i cittadini, le
amministrazioni locali e gli enti e le associazioni economiche sociali e
civili, hanno espresso, in tutti i modi possibili, il loro disaccordo, e
perché le minoranze in Regione, ed in particolare il Partito Democratico,
hanno, con una opposizione durissima, dato voce a queste richieste di
cambiamento.
Ora si avvia il confronto puntuale, da cui dovrà uscire il meglio per il
futuro della nostra sanità, così martoriata in questi ultimi mesi, e tutti
siamo ovviamente chiamati ad un grande impegno, ma sapendo che alcuni passi
in avanti per tutto il settore, e per il nostro territorio, li abbiamo
fatti.

Mino Taricco

N.B. nella Newsletter 21 di dicembre aggiornavamo sulla situazione . . .. . .. . ... vedi allegato 1


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