NEWSLETTER n. 21/2017

Carissime, carissimi,

negli ultimi mesi, complice il lavoro molto intenso in Parlamento, ho potuto organizzare poche serate per incontrare i tanti di voi che hanno seguito in questi anni il mio peregrinare nella provincia a cercare di spiegare il senso del nostro lavoro e del mio impegno.

Per lo stesso motivo non sono riuscito ad organizzare una serata prima delle feste per poter formulare di persona gli Auguri a ciascuno di voi, mentre sto scrivendo queste righe siamo ancora impegnati nell’approvazione della legge di Bilancio dello Stato 2018, ma cercherò di farlo nelle prossime settimane.

L’anno si chiude con ulteriori dati che confermano come anche il nostro Paese stia ripartendo.

Se è vero che a livello globale la crescita sta vivendo una stagione di significativa accelerazione, anche nel nostro Paese si rafforza e il PIL italiano crescerà dell'1,5% nel 2018, anziché dell'1,3% come precedentemente atteso. Si tratta di una nuova stima del Centro studi di Confindustria che conferma la stessa crescita per l'anno in corso (+1,5%).

L'espansione globale viaggia alla velocità più alta dal 2010. Una ripresa trainata da investimenti e commercio.

E l'Italia, dicono i maggiori analisti, è pienamente agganciata a questa ripresa.

A conferma di questi dati sono i quasi 1,2 milioni le posizioni  lavorative dipendenti in più nel terzo trimestre 2017 rispetto al terzo trimestre 2014. In tre anni - emerge dalle tabelle sulle comunicazioni obbligatorie contenute nella nota trimestrale congiunta Istat, ministero del Lavoro, INPS, INAIL e ANPAL sulle tendenze dell'occupazione - il saldo dei contratti di lavoro dipendente è infatti di +1.199.000 unità con una prevalenza dei contratti a tempo indeterminato (+837.000), trainati dagli sgravi contributivi, rispetto a quelli a tempo determinato.

Nel corso del 2017 è stata invertita in modo significativo la gestione degli arrivi dei migranti e i dati del Viminale lo dimostrano in modo inequivocabile, anche se rimane da attuare un ripensamento sulla gestione degli stessi sul territorio, migliora anche il quadro che attiene i reati sul territorio, anche se non sempre questo viene percepito in modo reale.

In questo quadro, complice anche per la crescente disgregazione comunitaria e la crescente diseguaglianza economica, purtroppo il clima generale non corrisponde al quadro che emerge dai dati.

Il disagio sociale ancora molto vivo, anche alimentato strumentalmente dai fomentatori di pauraalimenta odio, invidia e rancore, rendendo poco percepibili i passi avanti compiuti e soprattutto facendo mancare la fiducia che sarebbe necessaria per accompagnare una vera ripresa che toccasse nel concreto la vita di persone e famiglie.

Non è tutto una questione di sguardo, ma è anche una questione di sguardo, per questo credo non sia inutile da vedere questa bellissima lezione del Prof. Stefano Zamagni, e una bellissima intervista a Enzo Bianchi fondatore della Comunità di Bose che ci introduce anche al clima natalizio.

Intanto nelle scorse settimane al Piemonte sono stati assegnati 73 milioni di fondi periferie e di questi a Cuneo 18 milioni, a cui ne vanno aggiunti altri 12 di cofinanziamento da altri enti e privati. Sono risorse che permetteranno di rigenerare una parte importante del capoluogo della nostra provincia, sono risorse per lo sviluppo e la qualità della vita.

Segnalo a chi è interessato un' intervista semiseria che mi è stata fatta nelle passate settimane, una chiacchierata in bilico tra istituzionale, pubblico e privato, per chi fosse interessato.

Una piccolissima digressione per commentare, visto che mi è stato chiesto conto, la vicenda della traslazione delle salme della Regina Elena e del re Vittorio Emanuele III nel Santuario di Vicoforte di Mondovì, e per dire che probabilmente è stata una scelta nei modi e nei tempi sicuramente non felice.

Un’ultima cosa, mi permetto di segnalare due piccole cose trovate nel web:

un libro che chi mi conosce da tempo mi ha sicuramente sentito citare in molte occasioni, “L’uomo che piantava gli alberi”, che quando lo lessi per la prima volta, proprio nella versione della Salani Editore, acquistai perché mi colpì il titolo e per le parole in quarta di copertina, ebbene in questi giorni ho trovato questo bellissimo libro che in formato pdf online, un racconto che si basa su una storia vera che mi ha segnato molto in profondità.

Ed una storia, quella di Sir Nicholas Winton che essendo di origini ebree, decise di andare a Praga dove salvò 669 bambini ebrei dalla Cecoslovacchia occupata dai nazisti, organizzando il loro viaggio via treno verso il Regno Unito e trovando loro un alloggio una volta arrivati. Quando nel marzo del 1939, Hitler invase il resto della Cecoslovacchia, otto grandi gruppi di bambini (669 in totale) lasciarono Praga. Molti di loro erano ebrei che scappavano da Hitler. I gruppi lasciarono la Cecoslovacchia su otto treni, mentre la partenza di un nono gruppo era prevista per il 3 settembre 1939. Quel treno non lasciò mai Praga in quanto la Seconda guerra mondiale ebbe inizio proprio durante quel giorno, e la Germania chiuse le frontiere. Il treno e i 250 bambini che vi erano sopra scomparve. Winton era consapevole che se il treno avesse lasciato Praga solo un giorno prima tutto ciò non sarebbe successo. La sua azione rimase sconosciuta fino al 1988, quando sua moglie Greta scoprì un vecchio album di ritagli che documentavano i salvataggi. Durante una trasmissione sulla BBC That's Life!, nella quale Nicholas era presente tra il pubblico, fu mostrato il suo album e fu finalmente rivelata la sua coraggiosa impresa. Winton, ignaro di tutto, restò sorpreso e con commozione scoprì che molti dei signori che erano seduti accanto a lui in trasmissione (che poi si alzarono in piedi per salutarlo), erano proprio alcuni di quei bambini, oramai adulti, che egli aveva salvato. La sua storia ha avuto eco in un servizio su Sat2000 ed su molti organi di informazione tra cui un bell'articolo su Il Post.

Mi permetto di segnalarli, perché è uno sguardo positivo e di fiducia sul futuro, sul fatto che se decidiamo, se ciascuno di noi lo fa individualmente nel proprio ambito e nelle proprie responsabilità e tutti insieme nelle cose di tutti, forse non potremo risolvere tutti problemi, ma possiamo veramente cambiare in meglio il mondo che ci circonda. E credo che in ogni occasione, ma a maggior ragione per il nuovo anno che si apre avanti a noi, ci possa fare un gran bene mantenere o conquistare questo sguardo di fiducia. 

Auguri carissimi.

Mino Taricco

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Nei giorni scorsi c'è stata su questo sito la 700.000esima   visita.Spero sia stato uno strumento utile per conoscere e  capire.Grazie a tutti.Mino ...

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