NEWSLETTER n. 11/2018

Carissime amiche, carissimi amici,

negli ultimi giorni abbiamo rivissuto pagine straordinarie della storia delle nostre comunità, abbiamo ringraziato,  nei nostri cuori e nelle pubbliche celebrazioni della Festa della Liberazione, quegli uomini e quelle donne che con le loro scelte, con il loro coraggio e con la loro abnegazione hanno salvato la dignità del nostro paese, hanno dato un contributo determinante alla liberazione dai nazifascisti e alla ricostruzione di democrazia e libertà che la dittatura fascista, e la guerra nella quale questa ci aveva coinvolti, avevano profondamente debilitato.

Abbiamo ricordato il genocidio degli Armeni, e siamo anche purtroppo stati richiamati alla brutale realtà della situazione siriana, dove lotte di potere globale si stanno giocando sula pelle di inermi popolazioni ormai provate da anni di profonde ingiustizie e di violenza inaudita.

Nel nostro Paese continuano, sia pure in modo lento e a volte contraddittorio, i segnali positivi la disoccupazione scende, e anche gli indicatori sia sui conti del paese che sul lavoro confermano questo orientamento come  anche lo stesso Rapporto CERVED 2018.

I problemi sul tappeto rimangono comunque moltissimi: infrastrutture, pubblica amministrazione e fisco, ingiustizie e diseguaglianze, competitività delle imprese e lavoro, istruzione e formazione chiedono riforme condivise importanti in tempi certi, e anche gli squilibri territoriali che sono altissimi chiedono un ripensamento di strategia per il bene del Paese.

In questa situazione, a quasi due mesi dalle elezioni, purtroppo ancora non si intravede una prospettiva certa di governo per il Paese.

Il Presidente della Repubblica continua a guidare, con la sapienza che gli è propria ma anche in una situazione di evidente complessità, la ricerca della soluzione.

La settimana prossima nella giornata di mercoledì avremo un'Assemblea dei Senatori su questo tema e poi il giorno dopo, giovedì, si riunirà la Direzione nazionale del Partito Democratico.

In molti di voi in questi giorni stanno scrivendo, messaggiando e telefonando per commentare, cercare di capire ed esprimere opinioni.

Approfitto di queste righe per condividere le mie stesse perplessità per ciò che sta avvenendo, e onestamente devo anche confessare che non ho certezze, perché se da una parte sono convinto che una verifica nel merito, sulle proposte da mettere al centro di un programma per il Paese, vada fatta, se non altro perché ce lo chiede la convinzione che l’alternativa, e cioè un governo 5Stelle- Lega, sarebbe un disastro, e per il nostro senso di responsabilità verso il Paese, dall’altra continuo a nutrire forti dubbi sull’affidabilità del Movimento 5Stelle.

Credo che la segreteria nazionale abbia fatto bene a ribadire l’impegno del Partito Democratico in Parlamento e nel Paese per un’Italia migliore, con proposte concrete verso i bisogni e le aspettative dei cittadini, lasciando ad altri tatticismi, scontri personali e di potere.

Abbiamo chiesto riforme per l’Italia, partendo da tre temi cruciali: povertà, famiglia e lavoro.

Per questo credo che sia giusto verificare se esistono le condizioni per questa collaborazione con il Movimento 5Stelle, come di fatto ci ha chiesto il Presidente della Repubblica.

E’ giusto partire certamente dai contenuti programmatici, ma al tempo stesso verificando anche se è cambiato qualcosa nei giudizi che da parte di molti di loro sono stati espressi nei confronti nostri e del nostro operato, perché è chiaro che tutto ciò non è ininfluente sul percorso.

Come bene ha detto l’On. Marattin non sarà un passaggio semplice, ma soprattutto sarà importante capire con chi stiamo parlando, perché se le polemiche per il Programma elettorale che dopo averlo votato è stato cambiato, lasciano il dubbio su quale sia la loro vera posizione sui temi modificati, e non sono temi di poco conto, anche lo stesso studio fatto dal Prof. Giacinto della Cananea che doveva verificare le compatibilità programmatiche tra 5Stelle, Lega e PD nella sua analisi lascia per lo meno perplessi.

L’aver letto in quello studio che il reddito di cittadinanza diventa “politiche attive di sostegno al reddito”, e non aver trovato accenni alla Flat Tax quando si parla di fisco e Lega, né aver trovato riferimenti  alla TAV quando si parla di infrastrutture (opera che sino a ieri pareva, nei loro progetti, essere a tutti i costi da bloccare), pone quanto meno dubbi sulla natura dello studio fatto.

Ci si chiede se tale cambiamento di toni e contenuti rispetto alla storia del Movimento e alla stessa ultima campagna elettorale sia il risultato di un effettivo approfondimento e ripensamento su questi temi, che ovviamente saluteremmo con favore, o se sia solamente un espediente tattico per costruire un accordo a tutti i costi, rischiando poi alla prima difficoltà di veder arrivare al pettine tutti nodi evitati oggi.

Su tutti questi temi le riunioni della settimana prossima e la Direzione cercheranno di dare la risposta più utile al Paese, che ha bisogno di un governo, ma che ha bisogno anche di riforme chiaramente orientate, per non sprecare le potenzialità che la ripresa in atto sta creando.

Abbiamo iniziato le prime assemblee sul territorio, per ripartire dopo la sconfitta del Partito Democratico del 4 marzo, lascio qui ALCUNE PRIME RIFLESSIONI, ed un interessante articolo di Massimo Cacciari, che come è nel suo stile è evidentemente provocatorio e volutamente scioccante ed eccessivo, ma ha il pregio di offrire spunti interessanti sul futuro del PD.

Nelle prossime settimane avremo occasione, con chi vorrà, di parlarne di persona. 

Alcune ultimi suggerimenti:

- Una interessante riflessione sul bullismo e sulle sue cause

- Una altrettanto interessante riflessione sullo sdoganamento in atto dell'ignoranza e sui danni che produce

E poi una piccola esperienza positiva, un segno si speranza in campo ambientale.

Ed infine per chi è interessato una interessante fotografia socioeconomica del nostro Paese.

Buona lettura a tutti.

Mino Taricco

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