DOPO TRE ANNI DI CRESCITA , UNA BRUSCA FRENATA

Quando penso alle cose fatte nella precedente Legislatura penso che sicuramente abbiamo fatto degli errori, sicuramente ci sono cose che avremmo potuto fare meglio, sicuramente ci sono cose che noi abbiamo fatto che sono da rettificare, integrare, migliorare, come peraltro penso si possa dire di gran parte delle attività umane, ma credo di poter dire che molte cose sono state utili ed importanti a trascinare fuori l'Italia da quella crisi di credibilità ed istituzionale in cui era finita con il governo Berlusconi nel 2009 e 2010. 

Un dato ormai certificato da tutti gli organismi di controllo, è che comunque la si legga,  abbiamo avuto alcuni anni di crescita dei quali adesso si sta perdendo la spinta propulsiva.

L'arrivo dei nuovi governanti ha purtroppo dato un colpo pesante alla credibilità del Paese, le loro divisioni, le continue incertezze ed i continui cambiamenti di orientamento e di opinione, sicuramente insieme al fatto che vi sono segnali pesanti anche a livello generale, hanno già prodotto una pesante frenata sul clima economico generale nel Paese, la conseguenza è che l'economia frena, e sicuramente il  decreto dignità , di cui avevo già ampiamente parlato ,  in questo senso non aiuta.

 Anche lo spread che piaccia o no è un indicatore di credibilità e di affidabilità, oltre a costare miliardi agli italiani nel suo fibrillare ci sta dicendo che così non funziona.



Intanto è stata presentata  la manovra di Bilancio 2019 che sta avviando il suo iter di conversione in Parlamento, che ha tanti contenuti, che avremo modo di approfondire adesso che abbiamo il testo "bolinato" dalla Ragioneria di Stato, e che sta già sollevando molte perplessità a questo riguardo interessanti quelle dell'Osservatorio sui conti pubblici  appunto sulla manovra.





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