IMMIGRAZIONE : TEMA DI DISTRAZIONE DI MASSA

Nei giorni scorsi in molti hanno fatto notare come in questa fase politica le vicende che riguardano i migranti si stia usando come di un tema di distrazione di massa . Tra le voci più alte su questo tema si è levata quella del Cardinal Bassetti Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. 

Su questo tema voglio ancora una volta essere chiaro : la necessità, soprattutto delle zone più periferiche e disagiate del Paese e dei territori, di offrire ai cittadini maggiore sicurezza è un tema reale, come è reale la necessità di una gestione del fenomeno con regole capaci di ridurre il rischio di morte di tante, troppe, persone,  e con un modello organizzativo che eviti che tanti giovani, che arrivano da noi provenienti  da situazioni drammatiche,  siano in troppe occasioni di fatto parcheggiati in attesa di conoscere il loro destino.
E' reale e motivata la perplessità di tanti cittadini che di fronte a situazioni in grave stato di abbandono, o a  contesti che vedono giovani migranti di fatto lasciati bighellonare nei giardini pubblici o nelle piazze delle nostre comunità sono comprensibilmente disorientati.
Ma perché questo problema non lo si risolve scatenando una canea globale che ha come unico effetto un aumento della paura del diverso, e una radicalizzazione delle pulsioni razziste che attraversano anche le nostre comunità, purtroppo in alcuni casi non solo in modo teorico.

Di questo tema mi ero già occupato  ed ho già scritto in molteplici occasioni  nel 2017 ma anche nel 2015  ed  avevamo approvato un provvedimento nella passata legislatura che raccoglieva alcune delle criticità più importanti emerse. 

Un dato è assolutamente evidente la  percezione del problema nel nostro Paese è totalmente falsata, ed alcuni arrivano a dire che stia ormai diventando una vera e propria psicosi  indotta per mero interesse di bottega, per distrarre come si diceva sopra, e soprattutto per non parlare delle promesse non realizzabili, il problema è che si gioca con la vita di persone, con un cinismo che sarebbe degno di miglior causa.
Può innanzi tutto essere utile ripartire dai dati reali forniti da Ministero e magari chiedere al Governo di affrontare la drammatica situazione in alcune realtà  delle condizioni di lavoro degli immigrati regolari
Sul tema e sulle questioni etiche di fondo che lo attraversano consiglio di leggere  l'intervento di Padre Alex Zanotelli  e l’’intervento di Papa Francesco l'intervento di Papa Francesco che ci invita a riflettere sul fatto che le falsità e le calunnie siano il primo passo verso le dittature e onestamente credo che in questo momento questo non sia un tema peregrino.
La semina dell’odio verso qualcuno, in genere verso il diverso da noi o presunto tale, è stata storicamente una operazione funzionale al perseguimento del consenso. Il diverso cui affibiare la colpa di tutti i nostri problemi è mutato nel tempo alla bisogna, in funzione di chi si voleva aggregare e di cui si voleva carpire il consenso : meridionali, Roma, rom, migranti, ….  
Ciò che è ormai evidente è che la semina di odio fa crescere odio, come ben documenta questo Barometro dell'ODIO, e onestamente credo che la questione culturale stia diventando una vera e propria emergenza.

Buona lettura.

Mino Taricco

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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