PROROGA VACCINI: CINISMO, STRUMENTALITA’ E AMBIGUITA’
Nell'ambito del “milleproroghe” la maggioranza gialloverde ha approvato, con il nostro fermo voto contrario e le nostre proteste, il rinvio di un anno dell'obbligo di presentare i certificati vaccinali per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia e ai nidi, un modo subdolo per lisciare il pelo ai no-vax e in un colpo solo inguaiare le scuole e chi ha la responsabilità in queste strutture di far rispettare le norme, creare una vera e propria paura a milioni di famiglie e mettere a rischio la vita di migliaia di immunodepressi. Il tema vero infatti è che in questo modo di fatto si autorizzano ad andare a scuola anche i bambini che i genitori hanno scelto di non far vaccinare, e questo riduce la immunità di gregge, mettendo a rischio tutti gli immunodepressi che non possono vaccinarsi.
Secondo i dati, aggiornati a dicembre 2017, relativi ai primi 6 mesi dopo l’entrata in vigore della legge sull'obbligo vaccinale, una parte delle regioni, 11 su 21, aveva raggiunto l’obiettivo di immunizzare almeno il 95% ( soglia minima per l’immunità di gregge) dei nuovi nati con il vaccino esavalente, ovvero quello che protegge contro malattie gravissime come polio, difterite e tetano. Ma la copertura a livello nazionale resta ancora al di sotto di questa soglia con tutti pericoli che questo comporta.
La problematica relativa ai vaccini la avevamo già spiegata nel dettaglio in occasione della conversione del decreto Lorenzin , anche con serate e documenti , ma può essere utile dedicare alcuni minuti al portale dell'Istituto Superiore di Sanità.
Al rinvio si é fortemente opposto l'ordine dei medici e ne hanno scritto in dettaglio un po’ tutti gli organi di informazione.
In Aula al Senato abbiamo osteggiato con decisione e protestato vivacemente contro questa folle decisione, ed il Partito
Democratico ha lanciato una PETIZIONE che consiglio a tutti di sottoscrivere.
Democratico ha lanciato una PETIZIONE che consiglio a tutti di sottoscrivere.
Molte Regioni hanno annunciato ricorso se il anche la Camera voterà questa norma e quindi il decreto verrà convertito e Leggi regionali per mantenere sui loro territori l’obbligo, essendo la salute una competenza costituzionale regionale, AVRANNO TUTTO IL NOSTRO APPOGGIO.
Mino Taricco