NEWSLETTER n.14/2018

Carissime e carissimi,

in una situazione per certi versi surreale ha, sia pure molto lentamente, preso avvio l’attività di Governo della maggioranza “Giallo-Verde”, che ha messo insieme i due partiti che hanno avuto il maggior riconoscimento alle elezioni del 4 marzo, e che parrebbero continuare a godere, anche in questo momento, di un vasto consenso popolare.

Una situazione surreale perché il Governo Conte-Salvini-Di Maio è nato dopo quasi tre mesi dalle elezioni, con un percorso molto travagliato, e di fatto, sino ad ora, oltre a portare a compimento una serie di decreti già avviati dalla precedente amministrazione, ha prodotto soltanto il decreto “Dignità”, approvato formalmente approvato già il 2 luglio, ma che nella sua stesura definitiva è stato presentato alla firma del Presidente della Repubblica soltanto il 12.

Questo decreto, con tutte le polemiche che ha già suscitato, che tra l’altro lasciano prevedere grosse correzioni nella sua conversione in Parlamento, rischia, al di là delle intenzioni, di essere molto lontano dalle attese di tutto il mondo economico e addirittura pericoloso per l’occupazione nel nostro paese, …ma dei contenuti puntuali avremo occasione di parlare prossimamente, chi vuole può comunque leggerlo qui integralmente.

** Qui voglio in questo momento richiamare l’attenzione sul fatto che nella Relazione di accompagnamento al Decreto siano riportate "stime effettuate dall'Inps in ordine agli effetti sulla finanza pubblica delle disposizioni in esame" che rendono evidente che l’applicazione di questo farà perdere in dieci anni 80.000 posti di lavoro.

Ciò che mi ha molto colpito in questa vicenda è stata la reazione scomposta del Vicepresidente del consiglio nonché Ministro del Lavoro Di Maio quando il Decreto con la relazione sono stati pubblicati, quel “faremo piazza pulita alla Ragioneria di Stato e MEF", cui è seguito in queste ore la richiesta di dimissioni a Boeri, Presidente dell’INPS, da parte del Vicepresidente Salvini prima e di tutto il governo poi.

Comportamento coerente con la Viceministra Castelli che sosteneva la necessità che l'ISTAT si accordi con il Governo per permettere la realizzazione del Contratto di Governo, e anche con il comportamento diRocco Casalino capo della comunicazione del Presidente del Consiglio con il giornalista de Il Foglio e dalla reazione che ciò ha suscitato.

Sono comportamenti di chi avendo vinto le elezioni si sente ormai padrone del vapore, e ritiene che questo gli dia diritto, in ogni caso, di poter fare tutto ciò che ritiene, e chi non si adegua, chi non si riorienta e si accorda, è giusto che sia fatto fuori.

La Democrazia moderna, quella nata dalla Costituzione si regge sul primato della norma, a partire da quella costituzionale, sulla separazione dei poteri e sulle procedure codificate, perché come sta scritto all’articolo 1 della Costituzione “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” 

Il ruolo della Ragioneria di Stato, degli Uffici di Bilancio del Parlamento, dell’INPS o dell’Istat, sono funzionali a questo disegno e devono essere assolutamente neutri e sganciati dalla politica ed essere imparzialmente legati solamente ai conti ed alla lealtà al Paese. Voler minare la loro indipendenza e voler forzare il loro orientamento, per favorire un Governo un provvedimento, è un attacco diretto alla democrazia. Per questo motivo tutti, compresi coloro che questa maggioranza hanno votato, sono chiamati a prestare molta  attenzione a non lasciar distruggere un patrimonio più grande di ogni convenienza immediata, la tenuta democratica del Paese.

** La netta sensazione che viviamo in queste ore è che il continuo bombardamento mediatico e la sovraesposizione sul tema migranti con continui rilanci con toni sempre più forti di Salvini sui temi della sicurezza/migranti risponda in realtà all’esigenza di far parlare di questo per non lasciar parlare di ciò che in realtà stanno facendo con una modalità quasi da sottobanco e che nulla ha a che vedere con quanto annunciato in campagna elettorale.

--- Credo che in relazione alla Sentenza del Consiglio di Stato diplomati magistrali ante 2001 in tanti abbiano ancora chiaro nella memoria le nette parole di Salvini quando diceva “Le maestre non si toccano.

Noi allora ci eravamo impegnati a trovare una soluzione compatibile con la Sentenza, ed in apertura di questa legislatura con alcuni colleghi abbiamo presentato una proposta di soluzione, che alcuni hanno addirittura giudicato insufficiente.

Adesso che il tempo passa, la campagna elettorale si allontana e il nuovo anno scolastico comincia ad avvicinarsi, il nuovo Ministro Bassetti ha sfoderato tutt’altro linguaggio, in questo video diche che non ci saranno sanatorie, ed in modo abbastanza netto spegne le speranze degli insegnanti.

--- Sulle spese militari i 5Stelle negli anni passati, ed anche in campagna elettorale, hanno continuamente polemizzato ed attaccato le nostre posizioni quando noi chiedevamo di ridurre il numero degli F35 da acquistare. Ci attaccavano perché, dicevano, erano dei catorci, e quindi il programma andava azzerato e non semplicemente ridotto, e hanno fortemente polemizzato con noi perché dicevano che le spese militari andavano ridotte, quando, per inciso, sono state sostanzialmente costanti intorno al 1,4% negli ultimi 5 anni. Dopo questa l'intervista di qualche settimana fa della ministra Trenta dei 5Stelle “Defense News”, una testata americana specializzata nel settore militare (molto letta anche al Pentagono), nella quale ha affermato che “l’Italia punta a raggiungere l’obiettivo Nato di spesa del 2% del prodotto interno lordo in difesa”, aumentandolo quindi dal circa 1,3 – 1,4% attuale al 2% ( per inciso circa + 9 miliardi/anno), e confermando che il contratto per l’acquisto dei 90 F35 non sarà ridotto, e sarà tutt’al più, se del caso rallentato, sarebbe carino sapere da tutti quegli elettori ed eletti 5Stelle se hanno qualcosa da dire?

--- In modo molto silenzioso è stata abolita la Struttura di missione Italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche (aperti 1.334 cantieri, con l’impiego di 9 miliardi di euro. E altri 9,6 miliardi euro erano previsti fino al 2023) e l’Unità di Missione Scuole istituita con DPCM 27 maggio 2014 e riconfermata  conDpcm 25 gennaio 2017 che si occupava di coordinare le strutture competenti all’interno dei Ministeri deputati alla gestione degli interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica (l’avvio di 12.000 cantieri, la costruzione di 300 nuovi edifici, il monitoraggio dell’esistente (2.100 ispezioni) in 15 Regioni e, attraverso il percorso #sbloccascuole,  permesso l’allentamento dei vincoli di bilancio per 1,196 miliardi di euro).

Nel contratto di Governo si ribadiva l’importanza degli interventi in edilizia scolastica e questa struttura dal 2014 al gennaio 2018, ha messo in circolo 10 miliardi di euro stanziati dai governi  Renzi- Gentiloni per intervenire sulle scuole, in particolare sulla loro messa in sicurezza e sulla realizzazione di quelle nuove. Ora dopo la chiusura dell'Unità di missione, vorremmo sapere quale è la destinazione di 5,2 miliardi di euro già assegnati e quella dei rimanenti 4,8 miliardi.

--- anche sulle accise chi non ricorda che sul carburante Salvini in campagna elettorale, diceva che sarebbero state abolite il giorno dopo le elezioni. Ebbene oggi, ad oltre 4 mesi dalle elezioni, siamo vicini a 1,5 euro per il gasolio. Anche in questo caso come abbiamo sempre detto, a parole si fa prima.

--- Dopo il varo del Contratto di Governo ci avevano spiegato che sarebbe stato varato un provvedimento di "pacificazione fiscale" pagando dal 6 al 25%, che tradotto significa CONDONO, su quasi 1000 miliardi di cartelle non pagate. L’operazione essendo a tutti gli effetti un condono credo sia nel merito inaccettabile ma, a detta del Governo, doveva creare un gettito di circa 35 o 40 miliardi con cui finanziare i costi del Contratto.

Da una valutazione puntuale dei crediti fatta dall'Osservatorio UNICATTrisulterebbe che quelli effettivamente recuperabili sarebbero una cinquantina, per cui l’effettivo rientro da pace fiscale sarebbe tra 3 e 10 miliardi e non  35  come annunciato dal governo. Tra l’altro l’annuncio di questo provvedimento rischia di far fallire la rottamazione in atto che faceva risparmiare interessi e sanzioni, ma che ovviamente è infinitamente meno vantaggiosa di un provvedimento che prevede il solo pagamento del 6 o del 25% del dovuto, con enorme danno per lo stato, a causa del mancato gettito,  e per il cittadino, se poi il provvedimento in questione non dovesse essere adottato nelle modalità annunciate.  

--- In questo quadro l’Unione Europea ha abbassato le stime di crescita nel 2018 ieri anche la Banca d'Italia lo ha fatto ed ha anche abbassato le stime all’1% nel 2019. Questo abbassamento è in parte legato a condizioni esterne al Paese, ma in parte dice la Commissione anche al quadro di incertezza economica in cui si muove il nostro Paese.

Nei giorni scorsi in molti hanno fatto notare come in questa fase politica le vicende che riguardano i migranti siano utilizzate dalle forze di governo come un tema di distrazione di massa, e alla luce del quadro complessivo vi sono tali e tanti indizi che, se non fanno una prova certa, sicuramente portano a deporre con forza per questa tesi. Un dato è comunque sicuramente inoppugnabile: stanno facendo crescere l’odio e la paura,  come bene rende evidente questo BAROMETRO dell'ODIO e onestamente credo che questo sia culturalmente ed eticamente inaccettabile, soprattutto se tali comportamenti sono di persone che dovrebbero avere la responsabilità connessa alla funzione istituzionale ricoperta.

Mi fermo qui perché mi rendo conto che tende a scapparmi la matita o meglio la tastiera del PC, ma soprattutto perché sarebbero tantissime le cose da dire, che spero possano essere di vostro interesse.

settembre rivedrò la frequenza in modo da poter fare Newsletter più brevi e leggibili.

Un'ultima annotazione, per chi è interessato di seguito la Guida agli interventi a favore persone disabili Regione Piemonte che ho trovato molto interessante e che condivido.

A presto.

Mino Taricco

PIATTAFORMA TECNOLOGICA

Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sul tema della Bioeconomia, nei settori della "Chimica Verde", dell' "agroalimentare" e della loro intersezione secondo l'approccio cosiddetto ...

Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento