NEWSLETTER n. 7/2020

Carissime e carissimi,

sono a far partire questa Newsletter dopo una settimana  nella quale abbiamo approvato al Senato la riforma Intercettazioni di cui parlerò  nella prossima Newsletter, e poi stamattina, dopo che con alcuni giochetti procedurali la Lega ha cercato di far saltare tutto, la conversione del decreto elezioni, di cui parimenti parleremo. In questi stessi giorni è in corso il lavoro sulla conversione del Decreto Rilancio e sulla Legge di Delegazione Europea.

Vi segnalo una bella notizia: dopo una stagione di grande incertezza sul destino dello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure, che dopo l’acquisto da parte di una società turca sembrava destinato alla chiusura e allo spostamento delle attività, finalmente la conferma che continuerà la produzione a Novi.    

E poi la brutta sensazione che ha lasciato il “colpo di mano” che quattro assessori della Giunta Regionale hanno fatto depositando un emendamento al disegno di legge  “omnibus” in Consiglio regionale del Piemonte, l’emendamento n. 1943 appunto firmato dall’Assessore al bilancio Tronzano, da quello al commercio Vittoria Poggio, da quello allo sport Ricca, e dal vicepresidente Fabio Carosso, che mira ad eliminare una parte fondamentale della legge contro il gioco d’azzardo approvata nel 2016 sotto la presidenza Chiamparino suscitando l’indignazione di Libera e del Terzo settore.

E poi la notizia di uno studio che avrebbe stimato in 600.000 le vite salvate dal lockdown e che soprattutto alla luce di ciò che sta succedendo in altri paesi del mondo credo aiuti a riflettere.

E ancora un bello stimolo di riflessione di cosa il nuovo mondo potrebbe riservarci e cosa la fantasia potrebbe riuscire a mettere in campo, la storia del concerto on line con 756.000 persone paganti. Un  mondo che io conosco poco, ma che mi ha fatto riflettere.

Un’ultima annotazione. Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul Blog delle stelle un vero e proprio attacco alla scuola paritaria, tema di cui ho parlato recentemente. Credo che vada garantita la libertà di educazione che la Costituzione riconosce, e poi molto più prosaicamente lo Stato sostiene per ogni alunno nel sistema delle scuole statali un costo annuo che oscilla tra 5.300 e 6700 euro, una spesa di circa 8 volte rispetto a quanto rimborsa per uno studente delle scuole paritarie. Un approccio ideologico a questo tema rischia di costare molto caro al Paese e soprattutto ai nostri territori.

Per chi vuole approfondire, può rileggersi il mio “LE SCUOLE PARITARIE PIENAMENTE NEL SERVIZIO PUBBLICO DI ISTRUZIONE”

Buona lettura a tutti.

Mino 

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