NEWSLETTER n. 12/2021

Carissime e carissimi,

mentre ci stiamo avvicinando alla fine di un anno meno complicato del precedente, sicuramente ancora complesso, ma con importanti segnali di ripresa economica, stiamo purtroppo assistendo ad una vera e propria recrudescenza della diffusione del Covid-19 in tutta Europa ed in misura minore ma pur sempre significativa anche in Italia, con tutte le conseguenze da questo generate.

In merito rendono evidente il trend alcuni grafici tratti da “La Repubblica” e da altri organi di informazione oggi e altri grafici ed informazioni presenti sul sito de “Il sole 24 ore”.

Sempre in merito alla situazione Covid-19 la comparsa della variante Omicron del Sars-CoV-2 non semplifica sicuramente la situazione, e l’unico dato positivo è che dalle prime indicazioni emergerebbe che questa variante sia neutralizzata da 3 dosi di vaccino, il che conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, la centralità e la strategicità del vaccino nella lotta alla pandemia da Covid-19.

Intanto sta procedendo a tappe forzate il lavoro in Senato sulla Legge di Bilancio per il 2022 (dei cui esiti daremo conto nella prossima newsletter), ed il lavoro di Governo e Parlamento per ottemperare agli impegni presi nella attuazione del PNRR e per fare in modo che questo programma di ammodernamento e di transizione, tecnologico-digitale, ambientale, energetica e sociale del paese sia attuata nel migliore dei modi. Su quest’ultimo tema per avere alcune informazioni in più sullo stato dell’arte, può essere utile la Relazione presentata al Consiglio dei Ministri del 23/09/2021 a cura del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, ed il sito di monitoraggio in divenire ITALIADOMANI.

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Un’altra notizia interessante, di cui troverete la scheda nelle notizie, è il raggiungimento dell’accordo, dopo l’esplosione in emergenza pandemica, per necessità ma senza un quadro di regole in cui esprimersi, tra Governo e parti sociali sulle nuove regole, anche per il settore privato, che è stato sottoscritto al momento dal Ministero del Lavoro, dalle rappresentanze sindacali e dalle associazioni datoriali.

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Intanto questi giorni sono stati illuminati da una notizia positiva che da tempo aspettavamo, la liberazione sia pure ancora in attesa di capire quale sarà il suo futuro, di Patrik Zaki, un obiettivo a cui il Governo, il Parlamento e tutta l’opinione pubblica hanno contribuito, senza abbassare mai la guardia, in modo fondamentale. Lo stesso Senato aveva approvato il 14 aprile 2021 un Ordine del Giorno proprio a sostegno di questo impegno.

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Ho trovato toccanti le immagini che ritraggono Papa Francesco, alle 6 del mattino, solo in piazza Mignanelli a Roma, come aveva già fatto lo scorso anno, da solo all'alba, per evitare assembramenti, a pregare in silenzio, a rendere omaggio alla Madonna nel giorno dell'Immacolata, così come ho trovato straordinariamente potente la riflessione sull’umiltà fatta all’Angelus (QUI anche in video).

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Nei giorni scorsi CGIL e UIL hanno indetto uno sciopero generale. Ho compreso le motivazioni che erano alla base della mobilitazione unitaria del sindacato, ed avevo partecipato agli incontri regionale di Torino e provinciale di Cuneo in cui erano state espresse, richieste di modifica di alcuni degli orientamenti del Governo in tema di politiche fiscali, previdenziali ed economiche, e onestamente credo che quella mobilitazione abbia già portato alcuni frutti importanti in termini di contenuti alla legge di bilancio anche in queste ultime ore. Anche per questo mi sento di condividere la posizione della CISL, perché molti sono i contenuti positivi già definiti e molti sono in via di definizione ed in ogni caso non è questo il momento di uno sciopero generale.

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Un’ultima riflessione, è stato pubblicato a fine novembre scorso l’ultimo rapporto Istat “PREVISIONI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE E DELLE FAMIGLIE, Futuro della popolazione: meno residenti, più anziani, famiglie più piccole”, un rapporto che legittimerebbe a pensare a un declino inarrestabile per il nostro Paese.

Una vera e propria denuncia, come hanno scritto in molti in questi giorni, che richiede una accelerazione nelle misure da mettere in campo, con la consapevolezza che in mancanza di un’adeguata politica a favore della natalità e delle famiglie lascerà scivolare in modo irreversibile il nostro paese verso una accelerazione della decrescita. Un tema di cui ho già parlato, e su cui dovremo tornare.

Buona lettura.

Mino Taricco